Come creare un Sistema di Riferimento personalizzato: un esempio con mappe storiche

Creare SR personalizzato per proiezione Lambert e coordinate geografiche.

A cura di Totò Fiandaca  | issue #113 | guida/e Andrea Borruso


Introduzione

La biblioteca dell’università del Texas (USA) mette a disposizione (dominio pubblico) le carte topografiche Published by War Office militari dell’Italia in scala 1:50.000 (e tante altre) dell’anno 1941 (Series 4229, U.S. Army Map Service, 1941). Si tratta di mappe derivate da cartografie IGM e utilizzate durante la seconda guerra mondiale.

Sono mappe che rappresentano un contenuto geografico storico molto importante e per un proficuo riuso occorre georeferenziarle in modo da visualizzarle perfettamente sovrapposte alle mappe attuali. Il processo di georeferenziazione è complesso e passa per queste fasi:

  1. lettura dei parametri della mappa direttamente nella cartografica;
  2. determinazione dei gcp (Ground Control Points);
  3. creazione di una stringa proj personalizzata, con tutti i parametri necessari (metodo di ricampionamento, di trasformazione, ecc…).

Osservando le mappa ci si accorge che hanno una doppia parametratura:

  • la GRID DATA (in alcune mappe in blu) riferita alla proiezioni di Lambert;
  • il reticolo geografico lungo il bordo è quella riferita al sistema originale della mappa (in DD MM), (probabilmente Monte Mario geografico quindi riferite al datum Roma40)

GRID DATA della mappa


Come creare SR personalizzato a partire dalla GRID DATA

Ogni carta ha nel margine destro molte indicazioni tecniche per la corretta interpretazione, tra queste è presente la GRID DATA dove è possibile leggere i parametri necessari (ma non sufficienti) per ricostruire la proiezione usata:

Projection - Lambert Conical Orthomorphic  →    +proj=lcc
Spheroid : Bessel 1841                     →    +ellps=bessel
False Easting : 800000                     →    +x_0=800000
False Northing : 601000                    →    +y_0=601000
Central Meridian : 14° E                   →    +lon_0=14
Central Parallel : 45° 54'N                →    +lat_0=45.90 +lat_1=45.90
Scale Factor : 0.998992911                 →    +k_0=0.998992911
                       (other proj.4 terms)     +units=m +no_defs

Occorre tenere conto anche del datum: quello di Monte Mario basato su Hayford (International 1909) è stato adottato nel 1940, ma queste mappe sono basate sull’ellissoide di Bessel e bisogna applicare quindi i parametri di trasformazione legati a quest’ultimo.

Un riferimento bibliografico prezioso, per applicare i parametri di trasformazione correlati a questo caso è qui

I parametri “generici” per l’Italia sono:

dX= +656.5 m;
dY= +138.2 m;
dZ= +506.5 m;
rotX= –5.187 arc sec;
rotY= +2.540 arc sec;
rotZ= –5.256 arc sec;
scale factor= –12.61 ppm (according to ‘coordinate frame rotation’;
average horizontal error, except Sicilia and Southern Italy: 2.5 m;
maximum horizontal error: 5.6 m.)

quindi la stringa proj da usare è:

+proj=lcc +lat_0=45.90 +lon_0=14 +lat_1=45.90 +x_0=800000 +y_0=601000 +k_0=0.998992911 +ellps=bessel +towgs84=656.5,138.2,506.5,5.187,-2.540,5.256,-12.61 +units=m +no_defs"

La georeferenziazione sarà tanto migliore quanto più punti di controllo verranno tracciati. Come metodo di ricampionamento suggerito è il Thin Plate Spline.

Sul numero di punti di controllo e sul metodo di ricampionamento è probabile che ci sia da fare un po’ di test, per capire quale sia la scelta ottimale.

Test su Milano

# delete existent images
rm ./output_gcp.tif
rm ./output_warped.tif
# download the image
curl -L "http://legacy.lib.utexas.edu/maps/ams/italy_50k/txu-pclmaps-oclc-6540719-milano-45-iii.jpg" >./output.jpg
# add control points
gdal_translate -of GTiff -gcp 532.292 2433.53 405000 551000 -gcp 2618.57 2316.82 424000 551000 -gcp 2388.9 467.338 423000 567000 -gcp 537.666 569.428 407000 567000 -gcp 933.404 1364.4 410000 560000 -gcp 2090.5 1299.92 420000 560000 -gcp 1462.72 517.946 415000 567000 -gcp 1576.18 2376.68 415000 551000 ./output.jpg ./output_gcp.tif
# apply the proj parameters
gdalwarp -r near -tps -co COMPRESS=PACKBITS  -t_srs "+proj=lcc +lat_0=45.90 +lon_0=14 +lat_1=45.90 +x_0=800000 +y_0=601000 +k_0=0.998992911 +ellps=bessel +towgs84=656.5,138.2,506.5,5.187,-2.540,5.256,-12.61 +units=m +no_defs" ./output_gcp.tif ./output_warped.tif

Output Milano georeferenziato

Utilizzando le coordinate geografiche

Nei 4 vertici di queste mappe sono indicate le coordinate geografiche, rispetto a Monte Mario. Facendo quindi riferimento sempre all’ellissoide di Bessel e ai parametri di trasformazione relativi (descritti sopra), si possono aggiungere alla mappa i 4 punti di controllo degli angoli in coordinate geografiche e definire la stringa proj in questo modo: +proj=longlat +ellps=bessel +towgs84=656.5,138.2,506.5,5.187,-2.540,5.256,-12.61 +units=m +pm=rome +no_defs.

A seguire un esempio di comandi con cui realizzare quanto descritto.

# scarica la mappa
curl -L "http://legacy.lib.utexas.edu/maps/ams/italy_50k/txu-pclmaps-oclc-6540719-milano-45-iii.jpg" >./output.jpg
# aggiungi i punti di controllo
gdal_translate -of GTiff -gcp 418.832 2486.39 -3.5 45.3333 -gcp 2689.8 2501.38 -3.25 45.3333 -gcp 2686.8 349.879 -3.25 45.5 -gcp 425.704 337.633 -3.5 45.5 ./output.jpg ./output_mm.tif
# riproietta la mappa
gdalwarp -r near -order 1 -co COMPRESS=PACKBITS  -t_srs "+proj=longlat +ellps=bessel +towgs84=656.5,138.2,506.5,5.187,-2.540,5.256,-12.61 +units=m +pm=rome +no_defs" ./output_mm.tif ./output_mm_warped.tif

Riferimenti utili

Ultima modifica 19/07/2020: close #50 (a1365d8)